Obiettivo del progetto
L’area oggetto di questo intervento ricade nel territorio comunale di Martignacco, e precisamente presso il RiHub Residenze per Anziani sito in via della Vecchia Filatura, vicino alla rete autostradale, e non molto distante anche dallo Stadio Friuli di Udine.
Il centro medico RiHub di Martignacco è una struttura specializzata in ortopedia, fisioterapia e recupero funzionale per tutte le patologie dell’apparato locomotorio.
La sua organizzazione fa parte di un primario gruppo italiano nel settore della sanità, e si impegna ad offrire cure all’avanguardia e personalizzata per le esigenze dei pazienti, fornite da un team di professionisti dedicati e altamente qualificati.
Questo edificio è immerso nel verde, in un contesto dove la salute ed il benessere degli ospiti sono la priorità assoluta. L’obiettivo dunque di questa realizzazione di TAGLIAPIETRA era implementare una struttura sportiva piccola ma inclusiva, che si inserisse bene, sia dal punto di vista paesaggistico che per le lavorazioni dedicate, in un ambiente particolare e “fragile” come quello di un centro di recupero funzionale.
Approccio
L’approccio specifico di TAGLIAPIETRA è stato quello di valutare la proposta ottimale per questo tipo di struttura, considerando oltre all’aspetto tecnico anche le implicazioni funzionali per gli utilizzatori di questo impianto sportivo, minore ma ugualmente importante.
Dunque una scelta di prodotto che privilegiasse la gradevolezza d’uso per gli utenti, e che non comportasse inoltre oneri di manutenzione costosi nel tempo. Oltre a questo intento optare anche per una colorazione RAL finale della superficie di calpestio che non fosse di impatto troppo forte, in particolar modo per persone che devono recuperare una piena funzionalità in situazione di tranquillità, e che inoltre richiamasse in qualche modo le tonalità di colore tenui presenti nel centro.
Intervento
Dal punto di vista strettamente operativo l’intervento è consistito nella formazione di una pavimentazione sintetica elastica su un rettilineo per la corsa in adiacenza all’edificio in questione. La lavorazione è stata eseguita “in situ” su un sottofondo opportunamente predisposto in calcestruzzo, quale piano di posa portante e planare per il manto superiore.
Nel dettaglio il manto sintetico realizzato aveva le caratteristiche molto importanti di essere elastico e anche drenante, proprio per i motivi suddetti di un utilizzo destinato all’utenza del centro che fosse piacevole e sempre sicuro, anche in situazioni di meteo non ideale. Infatti come sappiamo un pavimento di tipo compatto, soprattutto di tipologia industriale, è naturalmente più rigido, ed essendo non poroso l’asciugatura completa anche della residua umidità, è sempre più lenta.
Dunque questo manto colato in opera ha avuto uno spessore totale finale pari a mm.13, come prescritto anche dalle circolari tecniche della FIDAL, ed è costituito da un primo strato composto da un conglomerato di granuli di gomma neri, con granulometria variabile da mm. 1 a 4, legati con resina poliuretanica monocomponente, confezionato in appositi miscelatori-impastatori ZYKLOS a produzione continua e dosatura meccanica, onde garantire la regolare uniformità della miscelazione, e quindi delle caratteristiche fisico-meccaniche del manto. Anche in questo caso il manto è stato posto in opera mediante la speciale macchina vibro finitrice PLANOMATIC, di proprietà, dotata di staggia vibrante riscaldata, al fine di permettere una perfetta compattazione ed un controllo millimetrico dello spessore. Le giunzioni fra una “strisciata” e l’altra sono effettuate “fresco su fresco”, per ottenere una perfetta adesione ed eliminazione dei giunti, come per esempio può capitare con i pavimenti di tipo incollato.
Il secondo strato è stato eseguito mediante spruzzatura di una miscela con caratteristiche di alta resistenza all’usura ed agli agenti atmosferici, proprio per garantire una maggior durata nel tempo, costituita da un 50% di resina mono componente colorata e un 50% di granuli di gomma EPDM colorati. Nello strato superficiale vi sono state le scelte tecniche che evidenzieremo nella prossima sezione.
L’intervento è stato completato con la formazione della segnaletica regolamentare delle corsie del pistino, ed anche con la segnatura del vicino campetto polivalente in resina acrilica.
Per TAGLIAPIETRA la realizzazione è stata guidata dal Direttore Tecnico ing. Andrea Clarici, nell’ambito della procedura attuata per conto del Committente da parte del Direttore Dr. Samuel Della Pietra.
Prodotti e materiali utilizzati
Come accennato precedentemente, una soluzione innovativa è stata data dalla scelta di ottenere lo strato superiore del manto sintetico con una colorazione tenue, che richiamasse il complesso esistente, ed infatti è stato utilizzato uno speciale granulo terpolimero EPDM di colore Arancione RAL 2008, che si è “sposato” benissimo con l’ambiente circostante, creando una location allo stesso tempo sportiva e riposante. Il colore Rosso RAL 3016, usuale nei grandi impianti regolamentari per l’atletica leggera, sarebbe stato in questo contesto impattante e di troppo effetto.
Un’altra notevole innovazione apportata in questa realizzazione è l’utilizzo un nuovo sistema di spruzzatura a bassa pressione, con una macchina di dimensioni più piccole e meno potente della Turbosol classica, ma in grado di ottenere un prodotto più “controllato”, e dunque ottimale per queste lavorazioni minori.
Ci piace sottolineare che solo ditte specializzate e con una grande storia come TAGLIAPIETRA, hanno il know-how necessario per queste valutazioni e scelte sicuramente favorevoli per il Committente, piuttosto di imprese generali pur valide ma senza precedenti esperienze nel settore.
Conclusioni
Anche questo mini-impianto, realizzato per un’utenza particolare, è stato approcciato da TAGLIAPIETRA con la dovuta attenzione, e con proposte tecniche innovative che hanno realmente soddisfatto il cliente.
Uno dei valori della nostra moderna struttura aziendale è proprio quello di ”affrontare” tutti gli impianti, che siano grandi o piccoli, con la stessa “ vision” , e cioè di proporre soluzioni ottimali studiate dai nostri ingegneri, sempre restando nel solco di un tradizione di continuità ed affidabilità.
E questo a maggior ragione in impianti non pubblici, dove non possono essere presenti istituzionalmente figure tecniche come un RUP o un DL, e per cui la collaborazione e la serietà dell’Impresa verso il Cliente devono essere anche superiori.