Obiettivo del progetto
L’opera di riqualificazione funzionale dei campi gioco esistenti presso l’Istituto di Istruzione Superiore Geymonat di Tradate, in Provincia di Varese, la quale era anche Stazione Unica Appaltante dei lavori, rientra in un finanziamento NEXTGENERATIONEU, e precisamente nell’ambito dei Fondi Strutturali Europei – M4C1I1.3: Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola.
Il plesso è costituito da cinque corpi di fabbrica (edifici scolastici e palestra), e l’intervento in questione ha riguardato i campi sportivi localizzati a nord degli edifici, in prossimità della palestra. Questo istituto scolastico è un isolato intercluso da via Gramsci, da cui avviene l’accesso, e dalla via delle Robinie e via Costa del Re. E’ una zona con destinazione F2 (Istruzione Superiore), vi è quindi corrispondenza fra la destinazione urbanistica e quella reale. L’intera area ricade in un ambito di sensibilità paesaggistica media, e rientra nei confini della rete ecologica regionale come elemento di primo livello. Tutte le lavorazioni eseguite non hanno comportato significative modifiche negli asseti planimetrici vegetazionali. Infatti l’obiettivo di questa progettazione era quello di riqualificare gli spazi da gioco esterni nel pieno rispetto delle caratteristiche morfo-tipologiche, dei materiali e delle finiture preesistenti, garantendo la conservazione dei caratteri tipici del contesto locale.
Approccio
La principale normativa comunitaria applicabile era il Delegated Act C (2021) 2800 – un regolamento delegato della Commissione integrante il regolamento UE 2020/852 del Parlamento e del Consiglio europeo. Questa norma fissa i criteri di vaglio tecnico che consentono di determinare a quali condizioni si possa considerare che un’attività economica contribuisce in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici, o al loro adattamento, e se non arreca un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale.
L’approccio di TAGLIAPIETRA quindi, in questo caso specifico di grande rispetto delle disposizioni comunitarie, oltre che nazionali, è stato quello di uniformarsi al principio del DNSH (Do No Significant Harm). Infatti il dispositivo per la ripresa e la resilienza (Reg. UE 241/2021) stabilisce che tutte le misure dei PNRR debbano soddisfare il principio di “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali”. Tale vincolo si traduce in una valutazione di conformità degli interventi al DNSH, il quale ha appunto lo scopo di valutare se una misura/lavorazione possa o meno arrecare un danno ai fondamentali individuati nell’accordo di Parigi (Green Deal Europeo).
Nel caso specifico di questa realizzazione l’attenzione è stata posta particolarmente sull’attuazione della prevenzione e l’eventuale riutilizzo di materiali recuperati o riciclati, evitando significative inefficienze nell’utilizzo dei materiali stessi, utilizzando in maniera efficiente risorse naturali, e non introducendo sostanze pericolose ai sensi del regolamento Reach.
Intervento
Tecnicamente l’intervento ha interessato il rettilineo di atletica e la pedana del salto in lungo, il campo da pallavolo ed il campo da calcetto; l’impresa generale appaltatrice aveva nell’ambito dell’impegno contrattuale con il committente Provincia di Varese, anche il rifacimento delle recinzioni e dei vialetti di accesso ai campi sportivi, ma lavorazione più significativa è consistita nel rifacimento della pavimentazione di usura degli stessi, che era in uno stato di degrado molto importante.
Per questo incarico molto delicato il General Contractor appaltatore ha scelto TAGLIAPIETRA, impresa ormai ben nota in tutta l’area del Nord e Centro Italia per l’affidabilità delle sue realizzazioni. Più nel dettaglio le opere specialistiche sono state il lievo del vecchio pavimento usurato, la rasatura di piccoli avvallamenti per ripristinare la planarità del fondo, la realizzazione di una nuova pavimentazione sintetica drenante, realizzata a freddo per colata di granuli di gomma naturale e prepolimero poliuretanico monocomponente come legante, la formazione della segnaletica eseguita con vernice speciale per i campi sportivi e la posa di attrezzature fisse per l’atletica ed il calcetto.
Questa iniziativa PNRR ha avuto come Responsabile Unico del Progetto (RUP) l’Ing. Giovanni Belloni, dirigente dell’Area Tecnica della Provincia di Varese, che ha approvato gli elaborati esecutivi in contraddittorio con i Progettisti Geom. Elena Marazzi (anche DDLL) e Arch. Federica Tesoro, mentre il responsabile della sicurezza era il Geom. Marco Caron.
Per TAGLIAPIETRA tutta la realizzazione ha avuto come coordinatore di commessa il Direttore Tecnico ing. Andrea Clarici, con la preziosa e necessaria collaborazione degli uffici interni, sia per le difficoltà logistiche di accesso alle aree, che per la tempistica ristretta del cronoprogramma da rispettare in quanto opera PNRR, soggetta anche ai controlli da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito, nell’ambito del piano Italiadomani.
Prodotti e materiali utilizzati
Come espresso nella sezione approccio, essendo un progetto soggetto ai principi DNSH, TAGLIAPIETRA ha cercato di rispettare al meglio queste moderne direttive; quindi tutti i materiali impiegati nel cantiere disponevano delle apposite Schede della Sicurezza che certificavano la loro non pericolosità, oltre che le certificazioni tecniche di rito, le dichiarazioni di corretta posa, le omologazioni di settore, ecc..
Il kit di gomma naturale per i nuovi manti superficiali è stato fornito dalla nota azienda piemontese di settore Tritogom, mentre le attrezzature fisse per il basket e calcetto sono state approvvigionate da un’altra ditta operante da molti anni nell’impiantistica sportiva, e cioè la Nuova Radar di Padova.
Conclusioni
TAGLIAPIETRA è impresa moderna e dinamica (anche se ha più di sessant’anni di attività!), e lo ha dimostrato anche in questo cantiere PNRR, soggetto alle normative comunitarie in materia di rispetto dei vincoli ambientali e della sicurezza in genere.
Un’organizzazione aziendale funziona in maniera efficiente se tutte le sue componenti, inserite all’interno di un sistema unitario, sono collegate fra di loro in uno scambio di informazioni che rendono i processi produttivi efficaci e in linea con i regolamenti cogenti.
Anche in questo caso l’aspetto strettamente tecnico con la correttezza dell’esecuzione e la regolare consegna finale dell’opera, si è integrato con l’aspetto organizzativo che ha controllato sia la logistica che la rispondenza alle direttive, consentendo così di adempiere pienamente ai particolari vincoli di queste opere, sempre in una logica imprenditoriale di controllo del risultato economico e raggiungendo l’obiettivo della soddisfazione dei committenti.